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Squilibrio acido-basico, conseguenze

Squilibrio acido-basico, conseguenze
23 Febbraio 2024 Centro Sportivo di Corsico

Nel nostro organismo si svolgono processi biochimici che sono fondamentali per la vita e che, tuttavia, producono un accumulo di scorie metaboliche eliminate attraverso l’intestino, i reni, la pelle e i polmoni.

Una cattiva alimentazione, lo stress, la vita sedentaria, l’inquinamento, l’utilizzo di farmaci, ecc., sono i fattori che determinano l’accumulo di scorie acide che, alle volte, non vengono adeguatamente smaltite.

Naturalmente, piccole variazioni di pH all’interno del nostro organismo possono essere normali: il sangue, che ha un pH leggermente alcalino, è generalmente in grado di neutralizzare le scorie metaboliche. Quando le scorie aumentano e il sangue da solo non ce la fa a fare pulizia, entrano in gioco i sistemi tampone. Questi sistemi mantengono il pH in equilibrio, evitando che diventi troppo acido o troppo basico. L’utilizzo, in particolar modo, del calcio in questa situazione provoca una maggiore propensione alla carenza, dato che il minerale viene prelevato dalla riserva ossea dell’apparato scheletrico.

Quando anche tutte queste strategie sono comunque insufficienti per ripristinare l’alcalinità e le tossine rimangono presenti in quantità eccessive, l’organismo le diluisce nella matrice extracellulare, e successivamente nei tessuti, al fine di evitare che circolando liberamente nel sangue possano raggiungere gli organi e creare infiammazioni.

È a questo punto che si parla di acidosi tissutale (mentre si parla di acidosi metabolica quando, a causa della disfunzione degli organi escretori, che non riescono più svolgere il loro lavoro in maniera efficiente, le scorie si riversano nel sangue e alterano il suo pH, scendendo al di sotto di 7,35).

Cosa genera lo squilibrio acido-base?

Sono diversi i fattori che lo favoriscono, fra i quali:

  • un’alimentazione troppo ricca di carne e insaccati, cereali raffinati, dolci, cibi pronti,
  • bere poca acqua durante il giorno,
  • bevande alcoliche,
  • fumo,
  • ore di sonno inadeguato (meno di 7 per notte),
  • sedentarietà,
  • problemi digestivi con transito rallentato,
  • stress,
  • farmaci.

Conseguenze dell’acidosi

Una condizione che perdura nel tempo di acidosi può favorire lo sviluppo di diverse problematiche tra le quali:

  • allergie e intolleranze,
  • colesterolo in eccesso,
  • diabete,
  • calcoli renali e biliari,
  • stanchezza,
  • invecchiamento precoce,
  • asma,
  • dolori articolari,
  • sovrappeso,
  • disturbi mestruali.

I rimedi alcalinizzanti

Ci sono diversi modi per aiutare il nostro organismo a ritrovare il proprio equilibrio acido-base; ne accenniamo alcuni ma vi sconsigliamo il fai da te, sempre meglio consultare un professionista.
Il primo “rimedio” alcalinizzante è una corretta alimentazione unita ad un corretto stile di vita. I primi rimedi efficaci nell’alcalinizzare sono i minerali (Calcio, potassio, magnesio, ma anche boro, molibdeno e selenio possono aiutare a ripristinare il corretto pH).
L’assunzione di questi minerali evita che l’organismo depauperi le riserve e vada in carenza.

 

Fonti: https://www.erboristeriasanmichele.com/acidosi-metabolica/ || https://www.macrolibrarsi.it/speciali/acidosi-cause-e-rimedi.php