È arrivato dicembre con quell’atmosfera sospesa che solo questa festa sa creare. Le luci che si accendono nelle vie, il profumo dei dolci nell’aria, le risate che si rincorrono tra i mercatini e le case. È il periodo in cui tutto sembra invitare alla gioia e alla condivisione. Eppure, proprio in questo momento dell’anno, quando finalmente potremmo tirare un po’ il fiato, molti di noi fanno esattamente l’opposto: riempiono ogni spazio libero di impegni, appuntamenti, cene, corse ai regali e liste infinite di cose da fare.
Come se il “tempo libero” dovesse essere per forza riempito per avere valore. Ma siamo davvero sicuri che sia così?
Il paradosso del riposo moderno
Viviamo in una società che ha fatto dell’efficienza la sua bandiera. Ci piace sentirci produttivi, anche nel tempo libero. Così le vacanze diventano maratone di attività: “finalmente ho tempo per sistemare la casa”, “posso rivedere tutti gli amici”, “devo assolutamente fare quella gita”. Eppure, quando le feste finiscono, spesso ci ritroviamo più stanchi di prima.
È un paradosso: abbiamo più tempo, ma ci sentiamo meno riposati.
Forse è arrivato il momento di ribaltare la prospettiva. Di riscoprire un tipo di riposo che non ha a che fare con il “fare”, ma con il “non fare”.
Il riposo non è solo assenza di attività
Riposare non significa soltanto “non lavorare”. Riposare significa creare uno spazio in cui la mente può rallentare, il corpo può distendersi, il respiro può tornare calmo.
Esistono, infatti, due tipi di riposo:
il riposo del fare – quello che arriva quando ci dedichiamo ad attività che amiamo: una passeggiata, un libro, una nuotata, una serata con gli amici. È un riposo “attivo”, che ci ricarica attraverso il movimento, la scoperta, la connessione con gli altri;
il riposo del non fare – più raro, più silenzioso, ma profondamente rigenerante. È quello che ci permette di stare, semplicemente. Di ascoltare il nostro corpo, di rallentare i pensieri, di non inseguire nessun obiettivo.
Ed è proprio questo secondo tipo di riposo che, paradossalmente, dimentichiamo più spesso.
Un bagno lungo “come una vita”
Immagina di tornare a casa in una sera d’inverno. Fuori fa freddo. Accendi qualche candela, riempi la vasca e lasci scorrere l’acqua calda. Ti immergi lentamente, senti i muscoli sciogliersi, il battito rallentare.
Non hai nessuna fretta, nessun pensiero urgente, nessun “devo”. Solo tu, l’acqua e il tuo respiro.
Ecco, questa è solo una delle espressioni del riposo del non fare. Un bagno che dura quanto vuoi, un piccolo rito di riconnessione con te stesso.
Non serve molto per rigenerarsi: serve solo concedersi il permesso di farlo.

L’arte di non riempire ogni spazio
Spesso abbiamo paura del vuoto. Ci sembra che il silenzio, la lentezza o la solitudine siano sinonimi di perdita di tempo o, peggio ancora, di tristezza. Ma se guardiamo bene, proprio in quei momenti di quiete può nascere qualcosa di prezioso: la consapevolezza.
Quando smettiamo di correre, di pianificare, di controllare, la mente comincia a schiarirsi. Le tensioni si allentano, le idee si riordinano da sole, come foglie che tornano al loro posto.
Il “non fare” non è pigrizia. È una forma di ascolto profondo. Un modo per dire a noi stessi: “ci sono, mi fermo, mi prendo cura di me”.
Il riposo come rigenerazione
Il nostro corpo conosce bene i propri ritmi. Ci manda segnali di stanchezza, ci chiede pause, ma noi spesso lo ignoriamo. Eppure, ogni sistema naturale funziona grazie all’alternanza tra attività e riposo: il giorno e la notte, le stagioni, il battito del cuore.
Perché dovremmo essere diversi noi?
Durante le festività natalizie, concedersi momenti di quiete non è un lusso, ma una necessità. Solo recuperando energia possiamo affrontare il nuovo anno con forza, equilibrio e serenità.
Il riposo rigenera il corpo, ma anche la mente. Ci aiuta a essere più presenti, più gentili, più lucidi.
Riposo e movimento: un equilibrio da ritrovare
Al Centro Sportivo di Corsico, lo vediamo ogni giorno: il benessere nasce dall’equilibrio. Allenarsi è fondamentale per mantenersi in salute, ma anche il riposo ha un ruolo centrale nel percorso di crescita personale.
Dopo un allenamento intenso, il muscolo ha bisogno di tempo per rigenerarsi. Dopo un periodo di stress, anche la mente ha bisogno di “allenarsi al riposo”.
Un corpo rilassato, un respiro profondo, una mente tranquilla: ecco la vera forma fisica.
Passeggiare senza meta
Prova a farlo almeno una volta durante queste feste: esci a camminare senza una meta precisa. Lascia il telefono in tasca, non contare i passi, non cercare la performance. Semplicemente cammina. Ascolta il rumore dei tuoi passi, l’aria che entra e esce dai polmoni, i suoni del mondo intorno. Ogni passo diventa un piccolo atto di presenza, un ritorno al momento presente. Questo è davvero un modo infallibile per calmare il nostro interiore e liberarlo da tossine come emozioni e pensieri negativi.
Questo è il riposo del non fare: un movimento che non serve a “raggiungere”, ma a “ritrovare”.
Il coraggio di dire: “basta per oggi”
Forse la vera sfida del Natale non è riuscire a fare tutto, ma imparare a fermarsi, a dire “oggi no”, “oggi mi riposo”, “oggi non devo dimostrare nulla a nessuno”.
È un atto di coraggio, in un mondo che ci vuole sempre connessi, produttivi, indaffarati. Ma è anche un atto d’amore verso noi stessi. Perché solo chi sa fermarsi può davvero ripartire.
Ritrovare il significato delle feste
Il Natale non è una gara a chi organizza più cene o compra più regali. È, o almeno dovrebbe essere, un tempo di ascolto, di affetto e di presenza.
C’è un tipo di silenzio, durante le feste, che ha un suono speciale: è quello di una casa tranquilla, di una candela che brucia, di una tazza di tè bevuta piano, senza fretta. In quel silenzio ritroviamo la nostra essenza, ciò che conta davvero.

Prendersi cura di sé è un atto di equilibrio
Al Centro Sportivo di Corsico, crediamo che il benessere sia fatto di movimento, ma anche di ascolto. Le festività sono l’occasione perfetta per ricordarcelo.
Allenati se ti va, muoviti se ne senti il bisogno, ma non dimenticare che anche il riposo è un allenamento: quello più profondo, quello che insegna a rallentare, ad ascoltare, a rigenerarsi.
Il corpo si rinforza nel silenzio, nella calma, nella lentezza. Proprio come la natura d’inverno, che si ferma solo in apparenza, ma in realtà prepara la rinascita.
Un invito alla leggerezza
Questo Natale, concediti qualche ora per te. Un bagno lungo “come una vita”, una camminata senza meta, un pomeriggio intero passato a non fare niente, senza sensi di colpa.
Perché il riposo non è tempo perso. È tempo guadagnato. È in quel tempo sospeso che il corpo si ricarica, la mente si rasserena e il cuore trova il suo ritmo naturale.
E chissà, forse è proprio lì — nel silenzio, nella calma, nel respiro profondo — che possiamo riscoprire il significato più autentico delle feste.
Centro Sportivo di Corsico, dove il movimento incontra l’equilibrio, dove il benessere inizia dal corpo per arrivare alla parte più profonda di noi.
Buone Vacanze!!!






